Impariamo a preparare un ottimo bento per la pausa pranzo! Oggi ho intenzione iniziare un nuovo progetto, una rubrica che desideravo realizzare da parecchio tempo, ma per la quale non sono mai riuscita a trovare il momento giusto.
Chi mi segue da un po’ sa che amo la cucina giapponese. Amo mangiarla nei ristoranti, ma quando posso cerco di prepararmi a casa piatti che altrimenti in giro difficilmente riuscirei a trovare, per sentirmi un po’ in Giappone (vedi anche la mia rubrica il Giappone in cucina). Spesso questi piatti che avanzano, si trasformano anche in fantastici bentō per il giorno dopo a lavoro.
Io ammetto che in passato non sempre riuscivo a prepararmi il pranzo prima, ma alla lunga nutrirsi di panini, pizzette e simili stanca, dove lavoro non ci sono nemmeno molti locali dove fermarsi a mangiare, quindi da ormai diverso tempo ho deciso di prendermi il giusto tempo da dedicare al pranzo al lavoro. E qui mi è venuto in aiuto il Giappone, con la sua magnifica tradizione dei bentō, che adoro.
Con questa rubrica, che viaggerà in contemporanea anche su Instagram (dove, vi ricordo, mi trovate come @tradurreilgiappone) ho deciso di condividere con voi alcuni dei miei pranzi Japan-style.
Non è facile ricreare fedelmente un vero bentō giapponese, anche solo per la mancanza o per il costo eccessivo di alcune materie prime qui in Italia. Però, spero che questa rubrica possa esservi di ispirazione per i vostri pranzi fuori casa.
Il bentō del mercoledì (o suiben, dalla contrazione di suiyōbi no bentō) lo troverete ogni mese sul blog con una o più ricette da replicare, e sul mio canale Instagram ogni settimana, se riesco, o al massimo ogni 2 settimane.
Ma intanto, cominciamo dall’ABC:
Che cos’è un bentō?
La parola giapponese 「弁当」 bentō o 「お弁当」 obentō si riferisce al pasto sistemato all’interno di un apposito contenitore, chiamato bentobako 「弁当箱」, pronto per essere consumato al lavoro, a scuola, in viaggio, durante un pic-nic.
La prima scatola di bentō giapponese laccata risale al XVI secolo ed era una prerogativa delle classi privilegiate, che se ne servivano per consumare il pasto durante lo hanami, ad esempio. In seguito divenne popolare tra i viaggiatori, che conservavano il cibo in scatole di bambù intrecciato attaccate alla cintura. Se volete saperne di più sulle origini del bentō in Giappone, vi rimando alla pagina relativa su Wikipedia, molto accurata.
Come si compone il bentō?
Il pasto viene accuratamente sistemato in appositi contenitori, i bentō box, che possono essere di diversi materiali e dimensioni e il cui interno può essere suddiviso in più parti: ovviamente il bentō tradizionale è in legno, ma se ne trovano anche in plastica, metallo, alluminio e anche laccati.
Di solito il bentō contiene riso e contorni vari, gli okazu 「お菜」, che includono una quota proteica (carne, pesce o legumi, di solito soia), e verdure (marinate, crude, grigliate o fritte), in modo da risultare un pasto completo e ben bilanciato, ovviamente tenendo sempre d’occhio la stagionalità dei prodotti.
Dopo questo breve excursus sul mondo dei bentō in Giappone, siamo pronti per la prima ricetta. Ma prima vediamo cosa vi serve per preparare il vostro bentō.
Gli indispensabili
Utensili
Se già non la avete, vi consiglio spassionatamente di dotarvi di una comodissima cuociriso, che vi aiuterà a dimezzare i tempi di preparazione per il riso. Su Amazon ne trovate di tutti i tipi e prezzi, alcune permettono anche di cuocere altri alimenti sfruttando il vapore.
Il riso ovviamente si può cuocere anche senza (qui trovate la ricetta per preparare il riso bianco giapponese alla maniera tradizionale), ma oltre a impiegare più tempo, dovrete stare dietro la preparazione, regolare la fiamma e attenervi ai tempi.
Indispensabile, inoltre, dotarsi degli appositi contenitori (i bentō box). Su Internet ne trovate tantissimi di ispirazione giapponese (o proprio giapponesi), altrimenti potete usare i comodissimi contenitori di Tiger (molto più economici). Io ne ho presi un paio dotati di posatine e con gli scomparti interni. Super-approvati!
Alimentari
Ovviamente, non può mancare il riso, alla base di ogni bentō. Io di solito, se non trovo quello giapponese, utilizzo il riso originario, a chicco piccolo, che è perfetto per la preparazione dei pasti giapponesi. Lo trovate in tutti i supermercati, fatene una bella scorta. Con la cuociriso, inoltre, viene molto bene anche il riso basmati o jasmine.
Nella vostra dispensa è sempre utile avere qualche ingrediente giapponese, molti ormai li trovate nei normali supermercati. In particolare, non possono mancare salsa di soia, mirin, dashi e sake. Tra gli altri ingredienti utili ci sono le alghe (nori e kombu), l’aonori, sesamo, katsuobushi o furikake. Comodo, inoltre, avere sempre un pacco di soba o noodles.
Tra i surgelati, vi consiglio di acquistare gli edamame. Negli alimentari cinesi/giapponesi trovate quelli con buccia, altrimenti ci sono quelli sbucciati della Orogel, molto buoni.
Per il resto, è sufficiente la normale spesa fatta di carne, pesce e verdura, vi consiglio sempre di seguire la stagionalità degli ingredienti.
Conservazione del bentō
Dipende molto da quello che preparate e dalla stagione. In inverno, di solito, conservo il mio bentō anche a temperatura ambiente (a meno che non ci siano ingredienti facilmente deperibili), in estate invece lo conservo in frigorifero, e lo tiro fuori una decina di minuti prima dell’ora di pranzo per mangiarlo a temperatura ambiente, oppure lo scaldo 1 minuto al microonde. Se non avete frigo e microonde a disposizione, vi consiglio di dotarvi di una borsa e/o di un contenitore termico.
Veniamo ora al nostro primo bentō!
E fatemi sapere se provate a replicare le mie ricette, e se volete condividere le foto dei vostri bentō su instagram, fatelo usando l’hashtag #suiben.
CHIRASHIZUSHI BENTŌ AL SALMONE
Ingredienti:
- 1 tazza di riso bianco (per sushi o originario), da usare per preparare il gohan
- Aceto di riso
- Salmone affumicato
- Rucola
- Aonori (alga nori sbriciolata)
- 1 uovo
- Edamame
- Carotine baby
Per condire:
- Salsa di soia
Tempo di preparazione:
- 15-20 minuti
Il chirashizushi è sicuramente il modo più pratico di preparare il vostro bentō: un piatto unico colorato e versatile, che si può preparare con tantissimi ingredienti diversi. La versione di oggi è con salmone affumicato e rucola, uno dei miei abbinamenti preferiti.
Cosa fare la sera prima:
Con l’uovo preparate una frittatina molto sottile e mettete a bollire gli edamame surgelati. Inoltre, vi consiglio di sciacquare il riso, in modo da trovarlo già pronto per essere cotto la mattina (risparmiandovi quei minuti per fare colazione).
Preparazione:
Dunque, come prima cosa va preparato il gohan, vale a dire il riso bianco. Una volta pronto il riso, aggiungete l’aceto di riso, e mettetelo a raffreddare nel vostro bentō.
A questo punto non avete bisogno di cuocere nient’altro, non vi rimane che assemblare il vostro bentō.
Sul letto di riso, aggiungete il salmone, la rucola e la frittata tagliata a striscioline sottili. Sopra, spolverate un po’ di aonori.
A fianco, oppure in un altro scompartimento, in base a come è fatto il vostro bentō, mettete gli edamame e le carotine. Io ho usato quelle baby da sgranocchiare, ma se preferite potete tagliarle alla julienne, oppure usare degli stampini per tagliarle in maniera più decorativa, da aggiungere sopra il riso. In un piccolo contenitore a parte, mettete la salsa di soia da usare per condire il tutto.
Per oggi è tutto, spero che questa ricettina facile e veloce vi sia piaciuta, ci risentiamo il prossimo mese per un nuovo bentō (mentre su Instagram trovate la rubrica settimanale).
A presto!