5 street food da provare in Giappone

Lo ammetto, oggi ho proprio deciso di farvi venire un po’ di fame, quindi, eccoci di nuovo qua a parlare di cibo. Ok, mi rendo conto che questo blog sta sempre più prendendo una deriva da “foodie”, immagino che continuando di questo passo presto dovrò cambiare il titolo, da tradurre a mangiare il Giappone! ^_^

Ma tornando a noi, chi mi conosce sa che sono una buona forchetta, amo il cibo, amo mangiarlo e cucinarlo, ho alcune idiosincrasie alimentari, ma solitamente mi piace scoprire e assaggiare cibi nuovi. E la cucina, durante un viaggio, è forse ciò che più di qualunque altra cosa permette di avvicinarsi alla vita di tutti i giorni del paese che stiamo visitando e dei suoi cittadini, alle sue tradizioni e usanze.
Quando siete in Giappone, c’è una cosa di cui potete essere certi: non rischierete mai di morire di fame. Ovunque andrete, troverete sempre qualcosa da mangiare. A Tokyo c’è una concentrazione altissima di ristoranti di tutti i generi e per tutti i gusti e le tasche, non per niente è la città che detiene il maggior numero di ristoranti stellati dalla guida Michelin. Passeggiando per le strade, riuscirete a sentire ovunque un forte odore di cucinato, facendovi salire l’acquolina a qualunque ora del giorno e della notte. E tutto sempre a cifre piuttosto economiche. Potremmo definirlo il paradiso dei buongustai! 🙂

Oggi voglio parlarvi di street food, i cibi da strada che potete gustare nei piccoli ristoranti, o nelle bancarelle allestite durante i matsuri, o che troverete spesso vicino ai principali monumenti.

Yakitori_in_store_by_sunday_driver_in_Kyoto

La cucina giappone è ricca di ogni ben di Dio che va al di là della classica triade sushi-sashimi-tempura conosciuta qui in Italia. E se vi recate in Giappone, troverete sicuramente il piatto che fa per voi, del quale non potrete fare più a meno. Io qui vi elenco 5 cibi da strada che vi consiglio assolutamente di provare quando siete in Giappone, se non lo avete già fatto. Molti non si riescono a trovare con grande facilità in Italia, anche se a poco a poco le cose stanno cambiando. A Milano, ha aperto da poco un ristorante specializzato proprio in street food giapponese, si chiama Maido. Segnatelo, amici di Milano, e speriamo facciano qualcosa del genere anche a Roma (o dovrò pensarci io ^^)!

Ecco i 5 Street Food Giapponesi da provare almeno una volta nella vita!

  • Okonomiyaki

okonomi (2)

E cominciamo subito con un piatto ormai piuttosto famoso, di cui vi ho anche proposto una ricettina facile facile (ricordate? La trovate proprio qui!). L’okonomiyaki è conosciuta anche come la “pizza di Osaka”, questo non tanto perché ci sia una somiglianza tra i due piatti, anzi, ma probabilmente perché, come nella pizza, possiamo condirla come più ci piace (appunto: okonomi = a nostro gusto!). E’ un piatto molto sfizioso e gustoso, e se siete in Giappone vi consiglio assolutamente di provarlo! E nella foto qui sotto, trovate la comoda (?) variante da passeggio, l’okonomiyaki infilzata nello stecco, vista a Miyajima! ^_^okonomi  OKONOMIYAKI 1OKONOMIYAKI 1

  • Takoyaki

takoyakiEcco un altro piatto che adoro e che in Italia purtroppo non è facilissimo da trovare: sto parlando dei takoyaki 蛸焼, le polpettine fritte di polpo, anche queste tipiche di Osaka ma ormai popolari in tutto il Giappone. L’impasto è a base di pastella a cui si aggiungono pezzi di polpo ed altri ingredienti, in base alla ricetta, e vengono preparate su padelle speciali in ghisa con forme semisferiche, per dargli appunto la forma della polpetta. A Osaka, e in generale nel Kansai, le troverete ovunque, e anche durante i matsuri sono immancabili le bancarelle che preparano takoyaki da asporto, serviti in apposite vaschette.

2013-08-24 05.52.01
Birretta e Takoyaki al porto di Kobe
  • Tori no Karaage

karaage

Altro tipico street food che troverete in Giappone è il Tori Karaage 鳥から揚げ, cioè il classico pollo fritto, un piatto semplice ma molto gustoso. Questo perché prima di friggerli, i bocconcini di pollo vengono prima fatti marinare per una o due ore in una mistura di salsa di soia, mirin, sake, aglio e zenzero e poi passati nella farina e fecola di patate, infine fritti. Quelli della foto li ho presi ad Asakusa, lungo la Nakamise doori, dove trovate tantissimi negozietti e bancarelle di street food per tutti i gusti!

2013-08-13 18.25.13
Placare la fame da jet lag con i polletti fritti! ^^
  • Yakisoba

estate giapponese

yakisoba

Si tratta del piatto da matsuri per eccellenza: gli yakisoba 焼きそば sono gli spaghetti saltati in padella (nella versione casalinga) o sulla piastra teppan, e sono caratterizzati da una cottura molto veloce. Nonostante il nome del piatto, in realtà gli spaghetti non sono i classici soba, di grano saraceno, ma vengono utilizzati di norma i noodles tipici del ramen, oppure gli udon. Ma se volete prepararli a casa, potete anche utilizzare i nostri spaghetti: il risultato è eccezionale (qui la ricetta per preparare gli yakisoba a casa). La versione più diffusa è la sōsu yakisoba (cioè, yakisoba in salsa), in cui la pasta viene cotta con carote e cipolla tagliate alla julienne, foglie di cavolo e l’onnipresente salsa Otafuku (o Bull-dog, se preferite!). Esistono tantissime varianti alla ricetta base, che prevedono l’utilizzo di diversi ingredienti come ad esempio pezzetti di carne di maiale, gamberetti o seppie che vanno aggiunti durante la cottura.

  • Tsukune

tsukune

Potremmo definirla una variante degli yakitori 焼き鳥 (spiedini di pollo). Si tratta di una specialità che ho assaggiato una sola volta, ma di cui mi sono subito innamorata (sì, io mi innamoro dei cibi!). Non sono altro che spiedini di polpettine di pollo in salsa teriyaki, salsa che conferisce loro un delicato gusto dolciastro e che io personalmente apprezzo molto. Le mie le ho spazzolate in meno di un minuto, sono veramente deliziose, se vi capita di trovarle non fatevele scappare!

20131013_111259

Lo so, ho parlato di 5 street food, il problema è che c’è tutto un mondo di cibi da strada made in Japan che vale veramente la pena scoprire e assaporare. Quindi, chiudo questa breve carrellata con due fuori lista: due tipici street food dolci che troverete facilmente in Giappone. Dite che ho barato? 😉

  • Mitarashi dango

dango-big

Si tratta di una versione dei classici dango (dolcetti di farina di riso glutinoso a forma di pallina) che vengono immersi in uno sciroppo ricavato da salsa di soia, zucchero e fecola di patate. Si trovano piuttosto facilmente nelle varie bancarelle di cibo, anche se a me non fanno proprio impazzire.

  • Taiyaki

DOLCI TAIYAKI

Ecco un altro classico cibo da matsuri: taiyaki たい焼き, “orata alla piastra”, cioè un dolcetto a forma  di pesce ripieno di anko, il cui impasto è simile a quello del dorayaki. Nasce a Tokyo, in un ristorante di Azabu, ma ormai è popolare in tutto il paese. Per prepararlo è necessaria l’apposita padella a forma di pesce: l’impasto deve essere versato nelle due parti dello stampo a forma di pesce, e il ripieno su una sola parte, poi si chiude il tutto.

Allora, vi è venuta fame? 🙂

10 Comments
    1. Pur avendo una preferenza per il salato, sono anche una golosona amante dei dolci. Con i wagashi ho un rapporto altalenante, alcuni mi piacciono molto (come i dorayaki), altri un po’ meno (come i mochi). I dango sono tra quelli che meno mi piacciono e questi in particolare erano un po’ troppo dolciastri per i miei gusti.
      Certo, piatti salati battono decisamente i dolci in questo caso!! ^_^

  1. Ciao Daniela. Sono giapponese e abito negli Stati Uniti da 25 anni. Il tuo blog è fantastico! Hai conoscenza ed apprezzamento profondo del Giappone. Questo post è stupefacente! Mi manca tutto il cibo qui (tranne mitarashi dango ^^)

    1. Ciao Junko, benvenuta su questa pagina e ti ringrazio moltissimo per i complimenti. Amo molto il Giappone e nel mio piccolo cerco di farlo conoscere meglio a quante più persone possibili. Poi sul cibo giapponese potrei scriverne per ore!! 🙂
      Grazie ancora e passa quando vuoi (e complimenti per il tuo italiano!).

  2. Quante bontà!!!!! Ammetto che lo Tsukune non lo conoscevo, la prossima volta lo cercherò….
    Io non riesco ad entrare in un combini senza uscire con una porzione di crocchette di pollo. Mi son sempre chiesta perchè fossero così buone, diverse dalle crocchette di pollo classiche…non sapevo che prima venissero fatti marinare!!! Grazie per aver svelato questo mistero 😀

    1. Ciao Michela, gli tsukune li trovi di solito dove fanno anche gli yakitori, in molte occasioni li fanno con la carne di maiale, se no di solito sono di pollo…. in ogni caso sono molto molto buoni, personalmente li adoro! 😀

  3. Ciao Daniela, so che questo post non è proprio recente ma, alla ricerca di ricette appena tornata da un bel viaggio in Giappone, sono capitata sul tuo blog. Intanto volevo farti i complimenti, si vede che sei una vera amante di questa cultura! Poi volevo farti una domanda: conosci a Roma dei posti dove si possono mangiare buoni dolci giapponesi? In particolare sono alla disperata ricerca di taiyaki e dorayaki (o qualcosa di molto simile). Fino ad ora non sono riuscita a trovare nulla che si avvicinasse nemmeno lontanamente a quelli assaggiati a Tokyo.
    Ti ringrazio 🙂
    Camilla

    1. Ciao Camilla, scusa se ti rispondo soltanto ora, grazie di essere passata da queste parti! 🙂
      Guarda purtroppo sui dolci è veramente difficile, anni fa il ristorante Doozo a via Palermo proponeva una selezione di dolci assolutamente tradizionali serviti insieme al tè, ricordo che la prima volta che ho assaggiato la marmellata di azuki è stato proprio lì. Ma credo che ormai non li facciano quasi più (i dolci giapponesi sono decisamente troppo particolari per il pubblico italiano), sicuramente troverai dei buoni dorayaki, mentre taiyaki sinceramente non ne ho mai trovati, se non al mercatino della scuola giapponese a Casetta Mattei. Comunque in generale nei ristoranti giapponesi di Roma autentici (tipo appunto Doozo, Hamasei, Sushisen, Rokko ecc.) trovi quasi sempre dei dolci tradizionali giapponesi abbastanza vicini a quelli che si trovano in Giappone.
      A presto e grazie 😀

Leave a Reply

Your email address will not be published.